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L'ultimo lavoro realizzato per la chiesa fu stavolta suggerito da Don Gino Faragone il quale immaginava per quel grande spazio vuoto che si estendeva orizzontalmente dietro il celebrante "o un grande Cristo Pantocratore" mi disse "oppure una grande cena alla quale prendono parte gli esponenti di tutte le religioni, i fedeli di diverse etnie e culture". Io pensai di mettere entrambi i soggetti insieme su questa grande tela che avrebbe rappresentato una grande festa con un banchetto al centro del quale il Pantocratore, attorniato da bambini, non sarebbe stato un Cristo medievale austero, irraggiungibile ma, nella tua grandiosità e centralità, sarebbe stato anche ritratto con la gente fra la gente a condividere questo momento di allegria.

E' stato per me e doveva essere per tutti il dipinto del buonumore e della speranza, una grande sintesi di tutto ciò che avevo realizzato per quella magnifica chiesa, con uno sfondo blu che non aveva né avrebbe avuto più muri né barriere ma i bambini, il futuro, con la gioia negli occhi davanti ai dolci squisiti appena messi a tavola.

 

Realizzare una chiesa così è stata un'esperienza di un'emozione indescrivibile. Un percorso iniziato nel 2013 e conclusosi con l'installazione nel 2016 della GRANDE CENA.

Devo ringraziare per questo il Parroco Don Gino Faragone, una persona 'nuova', che ha accolto ogni mia idea sia a livello di forma che di contenuto dei lavori realizzati, anche se questi si allontanavano dalla rappresentazione tradizionale, consentendomi di esprimere 'il modo in cui avrei voluto vedere decorata una chiesa', un modo vivace, nuovo, espressione della nostra storia di oggi.

Ma, soprattutto, ringrazio la dott.ssa Rosa Mandina, direttore tecnico della Società Crimisos di Palermo e responsabile dei lavori di decorazione artistica della chiesa, che, avendo conosciuto e apprezzato i miei lavori presso la mia esposizione a Cefalù, ha deciso di affidare a me fra tanti la realizzazione di questa grande meravigliosa opera.

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